martedì 12 febbraio 2013

I MAGNIFICI 7

scritto da Fabio Cappelli

Domenica 10 febbraio. 
Accolti da una fredda ma soleggiata mattinata, ci ritroviamo alla spicciolata tutti davanti il Blu bar di Ponte a Elsa (sponda pisana), per un'escursione off road sulle nostre belle strade di collina; oggi siamo in sette, numero suggestivo direi! Questi, in rigoroso ordine alfabetico i partecipanti:" Adriano, Andrea, David, David, Fabio, Giacomo, Nicola". 
Il programma vorrebbe come meta ideale di oggi "Toiano alle Botra", ma fin da subito dobbiamo fare i conti con i tempi necessari a compiere tutto il giro e quelli ristretti ai quali sono vincolati alcuni dei presenti per far rientro a casa... poco male, l'incredibile quantità di strade, strade bianche, sentieri e single track presenti nella zona, garantiscono la possibilità di improvvisare al meglio un itinerario che si adatti alle esigenze di ciascun componente dell'allegra brigata!
Anche se l'ipotesi Toiano è stata accantonata, puntiamo comunque dritti verso quella località, non si sa mai!! quindi si inizia a salire alla volta delle piscine cercando di rispettare due criteri: "1 percorrere la via più breve in direzione Toiano, 2 stare alla larga da strade impraticabili per via del fango"; l'ascesa alle piscine scalda animi e muscoli, i piedi sono congelati ma per il resto non ci si può certo lamentare, i tessuti termici trattengono alla perfezione il calore del corpo e tutto intorno non soffia neppure un filo di vento.
Oltrepassate le piscine e giunti a Calenzano, scopriamo che oggi si svolge anche una gara podistica, accadrà che per un bel tratto dovremmo piacevolmente condividere la stessa strada con coloro che alle ruote preferiscono le scarpette.
In verità quando transitiamo noi il grosso dei podisti è già sfilato, capita comunque di incrociare ancora qualcuno che con spirito di abnegazione, infischiandosene di tempi e classifiche, fa la propria corsa; come i podisti anche noi imbocchiamo la via di Marzana, e sempre in ugual modo, più o meno a metà della stessa svoltiamo a sinistra su strada sterrata in discesa, contraddistinta, specie nel tratto finale da una forte pendenza e che conduce alla sottostante valle detta di Cafaggio.
Abbiamo appena il tempo di giungere in piano che già dinnanzi a noi ci si para un'altra bella greppa che tormenta i quadricipiti, è "l'erta di Corniano", qui si oltrepassa anche il 20%, comunque poco male, senza troppi patemi si sale ognuno al proprio ritmo, la fatica ad ogni modo è ben ripagata nel finale, a Corniano infatti, presso la casa vacanze è allestito il ristoro della gara dove un sempre brillante Giglioli senior ci accoglie e ci invita a rifocillarci delle golosità che riempiono i vassoi sui tavoli, ne approfittiamo per immortalare l'attimo fuggente incaricando proprio il Giglioli di scattare anche una foto.
Fig.1. Sosta a Corniano - foto di gruppo
Pausa finita; Gello, la Via dell'Artista e Calenzano sono le tappe successive che ci beviamo in un sorso, e da qui si sale per Collegalli, all'altezza del bivio Collegalli-Sughera dobbiamo definitivamente riporre nel cassetto l'idea di raggiungere Toiano, la morsa del tempo stringe e dobbiamo procedere per altre vie! 
Fra salite e discese arriviamo al Leccio della Vecchia, e da qui, imboccato uno dei tanti sentieri che portano in Barbinaia procediamo verso questa stupenda valle che tutti noi biker's (e non solo) ci auguriamo non venga mai irrimediabilmente compromessa da interventi umani; lasciando dietro la Barbanaia e la vena di polemica che l'accompagna, ci troviamo davanti la quarta importante asperità del tour odierno, la salita che dai ruderi della pieve di Barbianaia porta a Bucciano, che dopo il ripristino del fondo risulta molto meno difficile da affrontare sotto il punto di vista tecnico, non di meno, un terreno soffice e le pendenze dure, ne rendono la scalata sicuramente impegnativa.
Scollinato Bucciano ci fiondiamo giù per la via del cimitero, un single track semplice e insidioso al tempo stesso, tanto più che le ultime pioggie hanno contribuito a renderlo fangoso e viscido, uno dietro l'altro arriviamo in piano, a La Serra iniziano i primi saluti, Andrea e David degli Svalvolati in mountain bike, dopo 3 ore e più in sella conquistano la meritata via di casa, ma se per gli Svalvolati una doccia e un piatto di pasta sono ormai vicini, per noi che proseguiamo oltre, si profila ancora un'ultima ma significativa sgropponata da affrontare, considerando infatti che una parte dei restanti dovrà andare a La Scala e l'altra a Ponte a Elsa, è unanimemente accettato il fatto che ci sarà da affrontare l'ineluttabile scoglio della salita di Pentola.
La lancetta del serbatoio è ormai per tutti sul rosso fisso, l'ascesa per il borgo di Calenzano viene cadenzata da un passo fiacco, ma in vero proprio niente di cui lamentarsi, anzi! Normale conseguenza di tanti chilometri fatti su è giù sulle colline sanminiatesi, indice di un giro non certo votato al risparmio! Il gruppo si ricompatta, ed ora siamo all'epilogo, Adriano, Giacomo e Nicola scendono verso Ponte a Elsa, io e David scendiamo invece per La Scala da via Landeschi, prima di lasciarci ci ripromettiamo di organizzare per le settimane a venire, altri begli itinerari come quelli di oggi contando sulla loro compagnia.

PS: ulteriori foto sono visionabili sul blog amico http://svalvolatiinmtb.blogspot.it/p/foto-2013.html