lunedì 24 settembre 2018

GF COLLI DEL TARTUFO EDIZIONE V - IL GIORNO DELLA MTB


scritto da Fabio Cappelli

Domenica 23 settembre 2018
 
Piazza del Seminario – San Miniato (PI)

Il conto alla rovescia è finito! Sono trascorsi solo una manciata di minuti dopo le 8:00 e lo speaker dà ufficialmente il via al 1° raduno cicloturistico in mountain bike inserito nella ormai classica e ben più collaudata GF Colli del Tartufo che, riservata finora ai ciclisti su strada e giunta quest’anno alla sua 5° edizione, ha aperto le porte anche a gli amanti delle ruote grasse… e un brivido scende lungo la schiena! Tutto l’impegno profuso nei giorni, (ma oserei dire negli anni precedenti) oggi vedrà il suo epilogo!
Era ancora notte fonda quando il comitato organizzativo del GS Ontraino, coadiuvato dall’ASD Svalvolati in MTB, iniziavano ad affollare le vie del centro storico di San Miniato; un brulicare di persone indaffarate a fare la spola avanti e indietro fra i vari punti logistici dell’area destinata a ricevere i tanti appassionati delle due ruote attesi in massa tra queste antiche mura.
Si mettono a punto gli ultimi dettagli, si iniziamo a ricevere i primi iscritti, prima sporadici, poi sempre più frequenti fino a divenire una fiumana umana; la piazza destinata a far da sfondo a questa gioiosa baraonda si trasforma rapidamente in un caleidoscopio di colori, un formicaio ribollente di persone e biciclette! Tutto è pronto, il sole è ormai alto, quindi, che la festa abbia inizio!
Ma torniamo a noi, una volta partiti i ciclisti su strada è stato il turno degli amici con le ruote artigliate, costoro hanno potuto scegliere tra due percorsi: uno corto di 33 km e 500 m di dislivello e uno lungo di 60 km e 1300 m di dislivello.
Meteorologicamente parlando, non si poteva sperare in un clima migliore, un caldo sole settembrino ed una leggera, quanto gradita brezza, hanno accompagnato tutti i partecipanti per le strade e i sentieri del circondario samminiatese, d’altro canto l’assenza di piogge nei giorni che hanno preceduto l’evento hanno scongiurato il rischio che i percorsi, sviluppati anche su terreni argillosi, dovessero subire pesanti ridimensionamenti causa l’impraticabilità degli stessi, fortunatamente non ve n’è stata la necessità.
Una volta lasciate alle spalle le vie della città, il cospicuo gruppo di biker, circa 180 secondo una prima stima, (un numero considerevole volendo tener di conto la prima volta di questa iniziativa e la concomitanza con manifestazioni più blasonate), si è diretta ai piedi del colle di San Miniato, in località La Borghigiana, il percorso, perfettamente frecciato in tutto il suo sviluppo è proseguito per via del Casale dove è stato battuto anche il primo metro di strada bianca, il primo dei molti che hanno dovuto divorare i partecipanti!
Terminata la salita del casale, il gruppo, ormai a briglia sciolta, ha attraversato il pittoresco abitato di Cusignano, da lì dopo un’insidiosa discesa e una salita accidentata, quest'ultima imboccata dalla florida e verdeggiante valle di Pilerno, si è infilato nella via Francigena, che, in questo segmento, caratterizzata da un fondo su strada bianca e un andamento piuttosto lineare, offre già ampi scorci sulla ridente campagna circostante… ma il meglio ha da venire!!
Si prosegue fino alla frazione di Corazzano, dove poco oltre l’inizio della via di Collegalli (una strada bianca che sale senza particolari asperità all’ombra della boscaglia), il tracciato si biforca fra lungo e corto, il lungo appunto continua in salita, il corto invece prosegue lungo una strada in prevalenza sterrata di fondovalle, bella e pianeggiante; il giro corto proseguirà ancora per una decina di chilometri, con, ad intercalare, qualche salitella, quel tanto che basta per mettere un po' di pepe anche sulle gambe di chi ha optato per questa facile soluzione,  transitando nell’ordine per la via di Mugnana e Scorno, e quella di Paesante, e per poi risalire fino all’arrivo.
Chi ha invece optato per il lungo ha ancora davanti a sé tanti bei luoghi da scoprire, e tanta fatica ancora da fare!
Al culmine dell’ascesa di Collegalli dove la strada spiana per qualche metro, una freccia, posta in prossimità di un altro bivio, indica di svoltare a sinistra… eh si! Ancora in salita! Ma non dura per molto, e la ricompensa una volta giunti in cima è un panorama superlativo, colline bruciate dal sole che si perdono a vista d’occhio fino al lontano skyline di Volterra, e un cielo di un azzurro intenso che gli fa da contrasto.
Immersi in un paesaggio da cartolina, i biker, ormai frammentati in piccoli gruppetti allungatissimi rispetto al mucchio iniziale, procedono toccando le località de La Sughera e di Castellare di Tonda, per imboccare poi un sentiero che scenderà, su fondo sconnesso e in forte pendenza, là dove scorre il fiume Egola; i filari di viti e di olivi, in questa discesa a rotta di collo, lasciano rapidamente spazio alla fitta macchia mediterranea, nel punto più basso le acque del torrente scorrono limpide e silenziose, attraversatolo a piedi, quello che attende gli impavidi eroi è una greppa spacca gambe che qualcuno è costretto a farsela a piedi.
Per gli irriducibili pedalatori usciti dal bosco e che hanno lasciato alle spalle le durissime pendenze anzidette, inizia, a poca distanza, un tratto in single track breve e divertente a chiudere il cerchio di tutti gli scenari possibili di un percorso per mtb studiato a doc; questo sì reimmette nella via che da Montaione porta in località Santo Stefano, ed anche qui, superfluo dirlo, va in scena la bellezza! Una strada bianca in piena luce che attraversa arrotondate colline argillose, calve e brulle, quasi un paesaggio lunare.
All’altezza della fattoria di Santo Stefano è allestito un ristoro, finalmente dopo tanto pedalare chi è giunto fin qui può tirare un po' il fiato, una breve pausa rifocillante quanto basta.... e poi via! Si riparte per l’ultima galoppata di questa intensa mattina.
Ritorna ancora lei, la nostra via Francigena, fatta all’inizio di questa avventura e da rifare adesso, stavolta in direzione contraria; dopo una lunga serie di saliscendi sempre su declivi dalle pendenze abbordabili si tocca la pieve di Coiano, e rimanendo immutabilmente sul tracciato ufficiale della via dei pellegrini (molti quelli incrociati anche oggi), ci avviamo a lasciare l’ultimo metro di sterrato per giungere finalmente alle porte della città del tartufo; la rocca di Federico II è sempre più prossima, l’ultima vera difficoltà che separa gli spiriti incrollabili dal traguardo è l’erta che costeggia l’imponente mole del convento di San Francesco, breve ma cattiva per chi ormai è in riserva piena! Dopodiché il meritato epilogo è a portata di pedale.
Quello che ne segue è una festa collettiva, un momento di aggregazione intorno ai tavoli del pasta party finale, superbamente messo in piedi dagli organizzatori.
Giunti al termine di questo resoconto, un particolare plauso va rivolto al presidente del GS Ontraino, Alessandro Antonelli che affiancato da un team di collaboratori capaci, determinati e forti di una esperienza consolidata già da molti anni, hanno creduto e voluto ritagliare uno spazio ai nastri di partenza per gli appassionati della mountain bike, un doveroso ringraziamento va altresi rivolto ad Andrea Giorgetti, presidente dell’ ASD Svalvolati in MTB, che supportato da un manipolo di volenterosi hanno fatto proprio l'impegno di concretizzare l’opportunità offertagli. Possiamo dire Missione Compiuta!