Scritto da Fabio Cappelli
San
Miniato 20 settembre 2014
In
questo primo pomeriggio l'ampio prato della Rocca, scaldato da un gradevole sole settembrino e calpestato di quando in quando
dagli ovattati passi di qualche turista in visita alla città delle
venti leghe, si è prestato volentieri alle foto di rito che le
circostanze richiedevano; infatti prendendo a pretesto la presentazione
delle nuove maglie del team di biker's Svalvolati in MTB, e, cosa ben
più importante dell'ingresso ufficiale degli amici del Panda nel
gruppo medesimo, i nostri, in pompa magna, quasi al completo e
vestiti dei colori ufficiali hanno pensato bene di salire con i
propri ferri del mestiere sulla sommità del colle più alto di San Miniato.
Artefice
dell'iniziativa non poteva ovviamente che essere Andrea, che con
ostinata tenacia ed inesauribile passione ha saputo trasformare, nel
volgere di appena tre anni, uno sparuto manipolo di amici in un
gruppone ben assortito, affiatato e in continua espansione, nelle
file degli Svalvolati c'è posto per tutti, e tutti sono benvenuti!
Ci sarebbe da buttar giù una carta d'identità sui connotati più
rappresentativi di questa giovane realtà locale, conosciuta anche
oltre i confini del nostro comune, ma preferisco sottrarmi a questa
impegnativa stesura aspettando che magari qualcuno degli Svalvolati stessi
lo faccia al posto mio.
Ma
ritorniamo invece a tutti i damerini tirati a lucido in questa
“passerella” di fine estate! Chi si era illuso di riscendere i
gradini sotto l'ombra della Torre di Federico II e tornarsene bello pulito a casa si sbagliava di
grosso, era sottinteso che al termine delle interminabili pose
davanti alla fotocamera, avremmo dovuto, e aggiungo di buon grado,
spogliarci degli abiti della festa per tornare a vestire i panni ben
più appropriati di cinghiali di bosco, pronti ad impastare le
casacche di sudore e polvere, e così come da programma, ha preso il
via l'immancabile giro per i sentieri del circondario, facendo
ricadere la scelta su di un classico della nostra zona, un'autentica
spina dorsale della sentieristica del comprensorio, la Via
Francigena, la quale veramente non delude mai, oltre il crinale
Sanminiatese in direzione Roma infatti, strade e panorami si
sublimano con, all'orizzonte, una distesa senza fine di verdi e
rotonde colline.
La
nota dolente invece, per quel che mi riguarda, è che purtroppo la
mia corsa è stata compromessa dopo pochi chilometri da problemi di
natura tecnica che fra Coiano e via d'Orlo mi hanno costretto a dare
forfait, peccato perché fino a quello momento ne era valsa davvero
la pena, guardiamo però il lato positivo, è stata se vogliamo
l'occasione per fare un gradito ritorno in luoghi che conosco bene ma
che ultimamente ho (volutamente) trascurato per volgere la mia
attenzione altrove in cerca di nuove prospettive lungo vie inesplorate,
cosa che per altro ho fatto, non di rado, proprio in compagnia degli
Svalvolati!!
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