Introduzione di Fabio Cappelli
Oggi sono qui per raccogliere una richiesta la quale sono ben felice di soddisfare, quella cioè di lasciare uno spazio nelle pagine di questo blog alle parole di un amico che da un po' di tempo non ci aveva raccontato più, come invece ci aveva già abituato in passato, nessuna storia; da un po' egli era assente, ma era un assente giustificato, infatti come alcuni di voi ricorderanno il 18 dicembre 2014 in località Borghigiana di San Miniato si verificò un brutto incidente stradale fra un pullman ed una bicicletta, ora provate a indovinare su quale dei due mezzi era seduto costui?... risposta esatta! Adesso viene facile scherzare su quanto accaduto, ma all'epoca si è temuto il peggio; per familiari, i parenti e gli amici sono state ore lunghissime di attesa per poter sperare di uscire dal tunnel, ma fortunatamente è quello che è avvenuto, ed è per questo che egli ha deciso di ringraziare con questa pagina tutte le persone che a vario titolo, in diversi momenti e modi hanno in qualche modo contribuito, se non magari ad accelerare, quanto meno a lenire il peso dei tanti sacrifici affrontati in quel periodo. Ovviamente parlo di Michele Musetti, e quelle che seguono sono le sue parole:
Oggi sono qui per raccogliere una richiesta la quale sono ben felice di soddisfare, quella cioè di lasciare uno spazio nelle pagine di questo blog alle parole di un amico che da un po' di tempo non ci aveva raccontato più, come invece ci aveva già abituato in passato, nessuna storia; da un po' egli era assente, ma era un assente giustificato, infatti come alcuni di voi ricorderanno il 18 dicembre 2014 in località Borghigiana di San Miniato si verificò un brutto incidente stradale fra un pullman ed una bicicletta, ora provate a indovinare su quale dei due mezzi era seduto costui?... risposta esatta! Adesso viene facile scherzare su quanto accaduto, ma all'epoca si è temuto il peggio; per familiari, i parenti e gli amici sono state ore lunghissime di attesa per poter sperare di uscire dal tunnel, ma fortunatamente è quello che è avvenuto, ed è per questo che egli ha deciso di ringraziare con questa pagina tutte le persone che a vario titolo, in diversi momenti e modi hanno in qualche modo contribuito, se non magari ad accelerare, quanto meno a lenire il peso dei tanti sacrifici affrontati in quel periodo. Ovviamente parlo di Michele Musetti, e quelle che seguono sono le sue parole:
LOTTA
CONTRO IL DOLORE, PERCHE' MOLLARE FA ANCORA PIU' MALE.
Sono
passati ormai diversi mesi da quel fatidico giorno che ha segnato in
maniera indelebile la mia vita,
la mia passione, il mio carattere e in primis il mio fisico. Per
fortuna, gia' avere la possibilita' di scrivere
queste righe dimostra che tutto si sta risolvendo nel migliore dei
modi. Ho passato un mese e
mezzo che non auguro a nessuno sia sotto il profilo fisico, che
mentale. Dal risveglio in ospedale, dopo
tre giorni di riposo forzato da sedativi, mi sono trovato a lottare
con la brutta sorpresa di trovarmi
in quel contesto...immobile nel lettino circondato da dottori e
infermieri che si adoperavano
tutti scrupolosamente per me!! Non mi rendevo conto, avevo tubi da
pertutto! Dell'incidente
il mio cervello aveva rimosso tutto quindi non riuscivo proprio
capire! Brancolavo nel buio!
Faticavo a respirare, ma riuscivo a inspirare e espirare quel poco da
non causare problemi maggiori.
Ogni minimo respiro era una vittoria. Una nuova sfida aveva inizio. A
fianco a me la mia cara
cognata Lorella il mio amico Stefano B. con sua moglie Michela (i
quali ringrazio infinitamente)
e mio babbo mi informavano su cosa stava succedendo, ma ancora
pensavo fosse solo
un brutto sogno. Con dolori su tutto il corpo potete immaginare la
sensazione di dover provare a
muovere gambe e piedi per escludere o peggio prendere atto di lesioni
catastrofiche, un attimo lungo
un secolo!, ma per fortuna senza esiti negativi!
Sentivo
il bisogno del cannello dell' ossigeno per tirare avanti come un
poveraccio perso nel deserto da
giorni sogna granite!. Non potete nemmeno immaginare cosa mi passava
per la testa, cosa riuscivano
a vedere i miei occhi chiusi! Imbottito di morfina volavo, cadevo,
immagini di ogni tipo mi
riempivano la testa. Appena riuscivo a far capire a dottori e
infermieri che ero in grado di seguire le
loro indicazioni per assecondarli nelle varie procedure prendevano la
palla al balzo e cercavano di
portare a termine le cose più urgenti. Ho sputato sangue per 10
giorni !.. Mi ricordo che appena tolto
il tutore ai polmoni e soprattutto a quello sinistro (il più
devastato) per vedere se poteva correre
da solo o meno, il dottore (di cui non so e non ho saputo mai il
nome) dopo attenta osservazione,
visto l' esito positivo mi disse che ce la potevo fare e che potevo
ritornare presto a correre
libero in bici. Mi sentii un leggero sorriso formarsi sul volto, ma
contemporaneamente il dito
medio della mano destra si alzava verso di lui. Non mi sono mai
scusato, ma spero abbia percepito
la mia ironia nel manifestare il rigetto verso la disciplina sportiva
che fino a poco tempo prima
era riuscita a regalarmi immense emozioni. Meno male che non riuscivo
a parlare senno' ce l'avrei
anche mandato !! :) Quando la situazione generale lo permise dovetti
ricominciare a muovere
i primi passi come un bambino piccino impara a camminare!..
In
quei giorni impazziti lottavo
contro il dolore perchè era l'unica cosa che potevo e dovevo fare.
Non
ho MAI pensato al peggio, ma fin da subito il mio obiettivo era
rimettermi in sesto, era poter rivedere
i miei Tommaso, Chiara e Elisabetta. Sono loro che mi hanno scosso
mentalmente, che mi hanno
donato la forza di voler ritornare in piedi il prima possibile. Erano
l'unico motivo per lottare, un
bel traguardo da raggiungere, non osavo pensarli soli. Io
mi sentivo solo, ma solo apparentemente, perchè piano piano tanti
amici, conoscenti, colleghi si
facevano
vivi per assicurarsi sulle mie condizioni. Non mi ero mai reso conto,
prima di allora,
quanti
avevano cara la mia persona. Vorrei ricordarli tutti per ringraziarli
di essermi stati vicini in quei
giorni impazziti.
Questi alcuni messaggi che una volta ripreso il cellulare ho trovato:
– Ciao
Michele, quando leggerai questo messaggio voglio che tu sappia che
abbiamo fatto
tutti
il tifo per te e che ci hai solo spaventato. Un abbraccio Massimo (UN
GRAZIE immenso
M. Santoni Maria Grazia, Daria e alla piccola Giada)
– Buongiorno
Eli (riferito a mia moglie in quanto aveva lei il mio cell. Nei
giorni ipazziti), come
sta il nostro caro amato? Te tutto ok ? Abbraccione family Dic. (UN
GRAZIE a Di Carlo
D. E famiglia)
– (sempre
diretto a mia moglie dopo che mi ero risvegliato e dopo un sospiro di
sollievo) Tu gli
hai a dire che se non voleva venire (riferito ad una cena alla quale
mi aveva invitato prevista
per la sera dopo l'incidente) non importava tutta questa storia,
bastava dire di no ;) ci
sono miglioramenti? Novita? (UN GRAZIE a Sani D. mio unico gregario e
alla sua compagna)
Desidero
ringraziare immensamente i miei cognati David A. F. e Lorella per
l'aiuto che hanno
offerto
a Elisabetta e ai miei genitori. Una mano indispensabile, come anche
i miei suoceri e Attilio A.
F.e Marisa. A Ilaria N. "zia" acquisita dai miei piccoli
per la compagnia e il sostegno offerto alla mia
famiglia.
Un
Grazie a Cappelli F. che in più occasioni mi ha offerto la sua
compagnia e il suo sostegno sia in ospedale
sia a casa successivamente.
Grazie
alla Famiglia Brotini E. e approfitto per scusarmi di non poter
essere stato presente (per ovvi motivi)
all' ultimo saluto al caro Gianluca....Grazie Maria Laura e Leda.
Grazie
a Cucchiara M. e Antonelli S. anch'essi partecipi di una piacevole
visita a Careggi.
Grazie
a mio cugino Luca e zia Gianna sempre vicini a me, ma soprattutto ai
miei che forse ne
avevano
piu' bisogno. Come anche Loriano S. e moglie che in più riprese sono
venuti a trovarmi.
Vasco e Gabriella miei carissimi vicini di casa.
Vasco e Gabriella miei carissimi vicini di casa.
Grazie
a mio zio Giuliano che era li a Careggi fin da subito, ma in quei
momenti non ero in grado neanche
di salutarlo.
Grazie
a mia cugina Micaela che nonostante la distanza che ci separa non mi
ha fatto mancare il suo affetto.
Grazie
a tutti i miei colleghi di lavoro Lisa, Patrizia, Massimo, Marco,
Tommaso, Roberto
Loredana,
Guido, Matteo, Rossano, Graziano, Marcello, Lorenzo perchè fin da
subito mi hanno
inviato
messaggi incoraggianti e di richiesta info situazione di ogni tipo.
Grazie
ai miei ex compagni di tante battaglie sportive consumate sui campi
di calcio con la maglia bianco
rossa, Marco e Davide D., Danilo L., Roberto D., che mi sono venuti a
trovare a casa, ma anche
a Leonardo M., Roberto G., Paolo G. e gli altri dei quali mi hanno
portato i loro saluti.
Grazie
a Scali E. e famiglia, Maria Rosa e famiglia. A Simone C. e Barbara,
a Paolo e Antonella, Francesco
S. e Ketty, Raffaella M. e Stefano e Simone G. per l'affetto e la
vicinanza continui espressi
verso di me e Ely.
A
Suor Grazia, Suor Paola e Suor Giustina perche' le loro preghiere le
percepivo, forti e chiare.
Grazie
a tutti i componenti del Gruppo Whatsapp del Giromondobike che mi
hanno sommerso di messaggi
e incoraggiamenti fin da subito...Paolo, Walter, David, Simone,
Adriano, Nico, Giacomo , Pasqualino,
Bacino...
E
poi ancora... Antonio, Beppe e Attilio...mitici compagni di avventure
ciclistiche.
L'
eroico Andrea T. (e Serena) con il quale ho condiviso emozioni ciclistiche
uniche.
Ai
miei amici di antica data Vittorio. C. E Paolo B. Per la piacevole
visita.
Grazie
a Simone M. E sua moglie Alessia B. Sempre presenti nel dimostrare la
loro vicinanza.
Così
come anche Lotti F., Chiara P., Cintelli M., Ferri F. e sua moglie
Dania, Daniele S. e sua
moglie
Rita, Patrizia F. e a tutta la famiglia Cappelli, Marco R. e Cinzia, Marco e Alessandra e anche a tutti
quelli che si sono interessati a me
per vie traverse..
Un
particolare ringraziamento ai medici e infermieri che mi hanno preso
in consegna in quei giorni impazziti.
Ai
medici dell'elisoccorso "Pagaso 1",
a tutto
il reparto di rianimazione "PERIS" e al successivo
reparto di degenza "NOZZOLI" dove ho trovato tutta la
disponibilità e la competenza che
potevo desiderare... Non ho parole davvero per ringraziarli di
cuore..
Per
ultimi ma non per questo meno importanti, anzi li ho lasciati a
proposito per dedicare tutta la mia
ammirazione ai volontari e medici della misericordia di San Miniato
che hanno affrontato insieme
a me i primi momenti dopo l'incidente. Non ho avuto ancora il piacere
di conoscerli e ringraziarli
di persona, ma sono sicuro che prima o poi quel momento arriverà e
potrò finalmente stringere
la mano i miei "Angeli".
Un
ringraziamento speciale al Dott. P. Stefano (e sua Moglie) sempre
disponibilissimi e
gentililissimi
nell' offrirci leloro conoscenze sia professionali sia umane.
Vorrei
osannare il valore della forza di volontà, la speranza, la voglia di
raggiungere un obiettivo, il trovare
e riuscire a mettere insieme tutte le forze rimaste per rialzarsi
anche quando è impossibile (come
ho tentato di fare io stesso negli imminenti istanti dopo essere
stato travolto, forse sbagliando,
pur avendo 11 costole rotte, scapola e sterno rotti, trauma cranico e
polmoni devastati),
sempre
cercare di rialzarsi, mai stare a tappeto per offrire un gratuito KO!
Mi sento in dovere
di consigliare a tutti di coltivare la forma fisica sempre e
comunque. Con un sano stile di vita
praticando un qualsiasi sport, con la giusta alimentazione, perchè
un giorno, chissà, potrebbe risultare
un buon alleato nell' affrontare momenti di vita nefasti. Con un
fisico allenato, tonico, votato
alla sofferenza (come ci insegna la
nostra passione a due ruote per esempio), abituato
alla fatica,
alla ricerca di un obiettivo, energico, pronto e prestante sarà più
facile uscirne !! Vincenti ..
EH
GIA'...... SEMBRAVA LA FINE DEL MONDO...MA.....IO SONO ANCORA QUA
!!....
P.s.
Sicuramente ho dimenticato qualcuno nei ringraziamenti, non me ne
volete !!
Un
bacio a mia Mamma che successivamente ha affrontato lei stessa
durissime prove e a mio
babbo,
colui che più di tutti a sofferto per le nostre "passioni".
A
Ely, Tommy e Chiara miei motivi di vita....
Spero
che la mia avventura possa essere di esempio e dare uno stimolo in
più a tutti coloro che si trovano
ad affrontare momenti iprevisti, duri e dolorosi di ogni genere.....
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