vista di San Miniato da località Scacciapuce (foto) |
PREMESSA
Diciamo che metà della riuscita
di un evento come può esserlo un cicloraduno, è dato dalle condizioni meteo che
si verificheranno nella giornata del suo svolgimento, su questo però ahimè ben
poco si può fare, i tempi lunghi con i quali infatti questi eventi vanno
calendarizzati non garantiscono la benché minima certezza che in quella
determinata data, condizioni di tempo avverso, non rischino di vanificare tutti
gli sforzi per mettere su un’iniziativa del genere.
Ciò detto, mancherebbe però
l’altra metà affinché si possano verificare le condizioni ideali per la
“tempesta perfetta”, e questa non è legata alla imprevedibilità delle nuvole in
cielo, ma dalla concretezza di persone coi piedi per terra, che rinunciando nei
mesi e nelle settimane antecedenti (e anche successive) l'evento, dedicano ore ed ore del loro tempo libero, con
passione, cura del dettaglio e ricerca della qualità per far sì che tutto si svolga al meglio e che coloro che decideranno di prendervi parte, dovranno ritornare a casa con la certezza di aver investito bene parte del loro tempo e del loro
denaro, ricevendo in cambio un esperienza sensoriale carica di ricordi positivi e durevoli nel tempo.
Credo che domenica 29 settembre
2019 a San Miniato si siano verificati al meglio ambedue delle anzidette
condizioni!
Le protagoniste |
la partenza da piazza del seminiario |
RESOCONTO
Nello scenario da cartolina di
piazza del seminario, all’ombra dell’austera ed imponente torre di Matilde, appassionati
della bicicletta, declinata nelle sue due forme più rappresentative, strada e
mountain bike, hanno inondato di voci, colori e simpatia il selciato del centro
storico della città federiciana.
Con un clima ideale, intorno
alle 8:00 con due gruppi distinti, e su percorsi a loro appositamente dedicati
(3 su strada e 2 in mtb) ha preso il via ufficialmente la 6 edizione della Granfondo Colli del Tartufo delle colline sanminiatesi!
Per il secondo anno consecutivo
la mountain bike è entrata all'interno di una manifestazione di successo; grazie alla lungimiranza e ad una
politica inclusiva del GS Ontraino, (organizzatore storico della corsa), al quale va un
plauso per l’enorme impegno che mettono in campo ad ogni
nuova edizione, questi hanno garantito anche quest’anno una degna vetrina alle ruote
tassellate; potendo contare infatti su un territorio che ben si presta alla mountain bike e sul supporto tecnico/operativo dell’ASD Svalvolati in MTB, anche quest'anno si potuto replicare, anzi! Migliorare quanto di buono era già stato fatto nella edizione precedente.
Nella figura del loro presidente Andrea Giorgetti, gli Svalvolati anche si sono presi l'impegno ed hanno provveduto conseguentemente a disegnare, mettere in sicurezza, segnalare e fornire adeguato
supporto di personale in ognuno di quei ruoli che risultasse utile al miglior svolgimento di questa edizione.
Toiano - i calanchi |
In particolare il percorso lungo, che sembra essere stato molto apprezzato dai partecipanti, è stato concepito per risultare una equilibrata sintesi di quei segni
distintivi che una gran fondo di mountain bike aspirerebbe ad avere, ovvero, poco
asfalto, sentieri campestri, strade bianche panoramiche, attraversamento di
piccoli borghi, single track tecnici in bosco, salite selettive e discese
divertenti, il tutto amalgamato all’interno di una
cornice d’eccezione, caratterizzata da un paesaggio che racchiude in sé il
meglio degli scorci del circondario sanminiatese!
Oltre a San Miniato sono stati
attraversati borghi e frazioni che a modo loro sono piccole oasi di bellezza,
retaggio di quella civiltà arcaico-medievale che ancora ai giorni nostri si
respira tra le pieghe di queste sinuose colline, come Toiano di Palaia, che con
la sua struggente solitudine, al culmine di una salita che sembra non finire
mai, più impedisce all’osservatore di volgere il suo sguardo sugli spettacolari calanchi,
o Castelfalfi, una terrazza privilegiata per turisti e vacanzieri che da qui
fotografano l’affresco paesaggistico più consumato per il quale la Toscana è
famosa nel mondo, e scelta non a caso da gli organizzatori come punto di
ristoro!
Se questa prima parte di una
pedalata di fine settembre ha dato ampio spazio alla regina immancabile di una gran
fondo di mountain bike, la “strada bianca”, il finale però è stato riservato al
suo re, il “single track (foto)”, in località Agliati infatti, ormai superato il giro
di boa, i partecipanti si sono cimentati in passaggi tecnici, a tratti
decisamente impegnativi, immersi nel fitto delle impervie e misteriose macchie
tartufigene dal quale questa manifestazione mutua il suo nome,
volendo con ciò riconoscere l’importanza che il pregiato tubero rappresenta nell'immaginario gastronomico, culturale ed economico di questo comprensorio!
Dopo circa 66 km di distanza e
1500 m di dislivello, è affidato ancora alle antiche mura della città delle XX miglia,
accogliere in questo finale i tanti partecipanti che sono riusciti anche in
questa edizione a non farsi piegare dalla fatica! Con la festa collettiva
intorno ai tavolini imbanditi si è consumato così il ricco pranzo e l’ultimo
atto di questa giornata che si sta sempre più trasformando in una classica
d’inizio autunno.
Che dire, la speranza, come si dice in questi casi è che non c’è due senza tre!!!
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